La Paleodieta: il sano ritorno alle origini

In un’epoca dove la raffinazione dei cibi e il consumo di alimenti già pronti o precotti è sempre maggiore, in America ha ripreso vita e larga diffusione la Paleodieta.
Di che cosa si tratta?
Dal punto di vista nutrizionale, consiste nel riproporre il tipo di alimentazione che caratterizzava le popolazioni umane vissute nel periodo precedente alla scoperta dell’agricoltura, quindi prima di 10.000 anni fa.

In poche parole, la Paleodieta prevede di mangiare cibi il più possibile vicini al loro stato naturale. E di abolire tutti gli alimenti che nel Paleolitico non erano certo già presenti, come i cereali, i legumi, il latte e i suoi derivati (prodotti della pastorizia), ma anche caffè, the, cacao, vino, aceto e sale – quest’ultimo già contenuto nella carne, nel pesce e nelle verdure nel loro stato naturale, sotto forma di potassio.

Questo significa cibarsi soltanto di cibi reperibile in natura, quindi carne, pesce, verdure, frutta, frutta secca, semi, olio d’oliva e i semi di lino. Niente carboidrati raffinati. Niente dolci. Niente alcolici.
Ma anche niente additivi, conservanti, dolcificanti, etc. E da qui il grande vantaggio di questa dieta: ridare salute e vigore all’organismo, evitando tutte le allergie, le intossicazioni alimentari e le vere e proprie patologie nate nei millenni successivi.

Nella Paleodieta vengono eliminati dunque i carboidrati tipo pane, pasta, riso, e anche il mais: in questo modo si introdurrà meno glucosio nell’organismo e il dimagrimento avverrà secondo il processo della chetogenesi. Per ricavare energia sufficiente alla propria attività, cioè, l’organismo dovrà per forza bruciare di più i grassi, evitando gli accumuli adiposi.
Per supplire al bisogno di carboidrati si mangia molta più frutta e soprattutto molta più verdura, che che comportano un minimo rilascio di insulina e, di conseguenza, una minor sintesi del tessuto adiposo.
Gli unici zuccheri presenti nella Paleodieta sono, infatti, quelli presenti nella frutta fresca e nella frutta secca. 

Come condimento è consentito solo l’olio extravergine d’oliva, mentre vengono aboliti i grassi animali ma anche la margarina di origine vegetale o l’olio di mais, ricchi di grassi idrogenati.

Si preferiscono la carne – anche quella rossa – proveniente da animali allevati allo stato brado, quindi senza l’utilizzo di mangimi specifici, e il pesce non d’allevamento, cioè quello pescato. Al pesce è data grande rilevanza in questa dieta, soprattutto a quello grasso – il salmone, per esempio, e a quello azzurro – come lo sgombro, il tonno, le sardine, le alici e anche l’halibut, poiché questi sono i pesci che contengono la maggior quantità di acidi grassi Omega-3.

La Paleodieta prevede, come si è detto, un largo consumo di verdura, espressamente di stagione, e consente anche i crostacei, i molluschi e le uova.

Un altro grande vantaggio della Paleodieta è che non prevede alcun calcolo delle calorie. Si possono scegliere liberamente le dosi, purché si rispettino alcune essenziali indicazioni.
La prima è quella di fare tanti piccoli pasti e non aspettare i pasti principali per abbuffarsi. Si mangia spesso, e ogni volta che si ha fame, e questo comportamento induce di per sé a ridurre le porzioni di cibo.
La seconda indicazione è quella di fare molta attività fisica: l’uomo del Paleolitico, per mangiare e per sopravvivere, cacciava e si dava alla raccolta del cibo.
Infine, è importante imparare a dissociare correttamente gli alimenti, cioè non mangiare contemporaneamente proteine di di genere diverso, evitando di affaticare il processo digestivo e, di conseguenza, la combustione dei grassi.

Sui principi alimentari della Paleodieta, il ricercatore biochimico Robb Wolf ha messo a punto un regime dietetico che sta spopolando tra gli sportivi, perché il “regime alimentare paleolitico” ha notevoli effetti positivi sulle performance fisiche.
Consente di aumentare la massa muscolare magra, porta ad un’agilità e velocità maggiore nella corsa, permette di ridurre la fatica di qualsiasi sforzo fisico.
Insomma, secondo le parole stesse di Wolf “Trasforma qualsiasi individuo in un atleta”.

Ecco il menù settimanale previsto da Robb Wolf – da prolungare per 3 settimane – che risulterà piuttosto “curioso”. Non fatevi spaventare dalle dosi elevate di carne e pesce: …gli avanzi si possono mangiare la mattina dopo a colazione!

Lunedi:

Colazione: 2/4 uova sode, alla coque o in camicia, mandorle, un frutto di stagione
Pranzo: 500 grammi di pollo ai ferri con pomodori, radicchio verde e rosso, cipolla e peperoni.
Spuntino: 60 grammi di pollo, fette di mela e avocado.
Cena: 500 grammi di salmone al vapore con fagioli, pistacchi e anacardi; insalata di stagione.

Martedì:

Colazione: il salmone avanzato dalla cena del lunedì, 60 grammi di bresaola.
Pranzo: 200 grammi di hamburger di manzo o tacchino, mandorle, insalata di pomodori e cipolla, un frutto di stagione.
Spuntino: roastbeef e noci.
Cena: 500 grammi di pollo allo spiedo, 500 grammi di broccoli al vapore.

Mercoledì:

Colazione: il pollo avanzato dal martedì sera e mezzo avocado.
Pranzo: 400 grammi di insalata con cavolo e tonno.
Spuntino: gli avanzi del pranzo.
Cena: 500 grammi di lonza di maiale stufata con zucchine, cavolo e cavolfiore. 

Giovedì:

Colazione: 2/4 uova sode, alla coque o in camicia, un frutto di stagione.
Pranzo: gli avanzi dello stufato di maiale del mercoledì.
Spuntino: 2 uova sode, mandorle.
Cena: 500 grammi di spezzatino di manzo con mele, cipolle e peperoni e verdura mista a volontà.

Venerdì:

Colazione: qualche fetta di roast beef o di bresaola e frutta di stagione.
Pranzo: 300 grammi di gamberi cotti con sugo di pomodoro oppure olio e limone.
Spuntino: 60 grammi di pollo e una mela.
Cena: 500 grammi di pollo o tacchino al forno con cipolle, verdura a scelta a volontà.

Sabato:

Colazione: un petto di pollo alla griglia e una mela.
Pranzo: 150 grammi di arrosto di tacchino, 200 grammi di broccoli.
Spuntino: 60 grammi sempre di arrosto di tacchino, carote e mandorle.
Cena: 300 grammi di salmone ai ferri con cavolo, cime di rapa e pomodori.

Domenica:

Colazione: Omelette con cipolle, peperoni, pomodori e patate dolci.
Pranzo: 200 grammi di hamburger di tacchino, insalata verde e pomodori a volontà, frutta di stagione.
Spuntino: 60 grammi ancora di tacchino e mezzo avocado.
Cena: 500 grammi di pesce azzurro con mandorle e spezie, asparagi, frutta di stagione.

 

Dietaonline.it

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