
Il Trentino Alto Adige e le sue mele in cima all’Europa #BioCook
Quando parliamo di mele, parliamo di uno dei commerci più fiorenti in terra Italiana ed Europea. Sono coltivate in tutta Italia, anche se quelle del Trentino e degli ambienti in generale più freddi ovviamente hanno maggior successo, perché è proprio in questi ambienti che la mela trova un terreno più fertile.
La produzione italiana
La produzione in Italia è concentrata per l’80% nel settentrione, in prevalenza nel Trentino, poi in Emilia Romagna e infine in Veneto. Nonostante sembri così facile, le mele hanno bisogno di un terreno davvero favorevole, ricco di humus, di calcio e possibilmente con pochi ristagni di acqua. Se parliamo di mele biologiche il discorso diventa ancora più delicato. Sta tutto nella responsabilità dell’agricoltore assicurare un terreno fertile e tuttavia privo di contaminazioni, per far si che le mele abbiamo poi la classificazione di biologico.
Le varietà
I tipi di mele sono vari e si dividono in:
- Gruppo Gala: Sansa, Gala schnizer, Prime red, Summerfree
- Guppo Red Delicius: Early red one, Red chief, Scarlet spur
- Guppo Golden: Golden delicious cl b, Smoothee, Tentation
- Guppo Jonagold: Novajo, Renetta del Canada, Querina
- Guppo Stayman: Staymared, Superstayman, Stayman winesap Lb 781
- Guppo Fuji: Fuji kiku 8, Fuji naga-fu 12
- Altre: Imperatore Dallago, Granny Smith, Annurca, Pink Lady.
Le mele IGP Alto Atesine
Sicuramente le mele dell’Alto Adige beneficiano di una particolare fascia di garanzia. Tredici varietà di mele altoatesine hanno conquistato la denominazione IGP, e sono quindi riconosciute a livello europeo come specialità regionali. La mela IGP Alto Adige deve rispondere ad un rigido sistema di controlli.
Il marchio comunitario di qualità IGP per la Mela Alto Adige garantisce:
- il riscontro di provenienza, qualità e tradizione,
- che la coltivazione, la produzione e la lavorazione della Mela Alto Adige IGP avvengono in Alto Adige.
- la produzione integrata o la coltivazione biologica della Mela Alto Adige IGP,
- la definizione di standard di qualità elevati,
- la gestione a cura del Consorzio Mele Alto Adige,
- controlli scrupolosi da parte di un organismo di controllo indipendente.
Le prime mele biologiche
Le prime mele biologiche in Alto Adige risalgono agli anni ottanta e seguono prevalentemente due indirizzi: la produzione organico-biologica che non prevede l’utilizzo di pesticidi o fertilizzanti chimici, e la produzione biologica-dinamica, improntato sugli insegnamenti di Rudolf Steiner, in cui ogni intervento deve tenere in considerazione l’intero ecosistema, tenendo anche in considerazione l’influsso dei corpi celesti. Con il 4% di produzione biologica sul totale delle mele prodotto, l’Alto Adige risulta il maggior produttore di mele biologiche in Europa.
Fonti: agraria.org; melaaltoadige.com
Di Fiorella Palmieri ed Erik Proderutti
Riferimenti di Erik Proderutti:
MAIL: proderik@hotmail.it – TWITTER: @Proderik – FACEBOOK – INSTAGRAM
Scrivo, cucino e sono un supereroe
Vuoi contattare LellaCook e ispirarla per il prossimo post? Hai curiosità?
Puoi leggere i post sul suo blog
e Seguirla sulla sua fanpage: Facebook o su Twitter.
0 Comments
No comments!
There are no comments yet, but you can be first to comment this article.