
Cosa c’è in una tazza di tè verde?
Cosa c’è di meglio di una buona tazza di tè verde da sorseggiare sotto le coperte quando fuori piove e fa tanto freddo? Una bevanda calda e leggera che apporta al nostro organismo molteplici benefici.
Il tè verde viene ricavato dai germogli e dalle foglie giovani della “Camellia sinensis”, arbusto sempreverde largamente coltivato in Asia, dal quale si ricavano anche altri tipi di tè come il tè nero e il tè oolong. La differenza tra i vari tipi di tè sta nel processo di lavorazione delle foglie una volta raccolte: nel tè verde le foglie vengono riscaldate con calore secco o vapore poi semplicemente arrotolate e fatte essiccare, mentre nel tè nero e nel tè oolong le foglie vengono prima fatte fermentare per un periodo più o meno lungo poi arrotolate e fatte essiccare. Con la fermentazione oltre a cambiare il tipo, il colore e il sapore del tè diminuisce il contenuto di catechine, che come vedremo sono proprio le sostanze responsabili dei maggiori benefici sull’organismo.
Le foglie di tè sono conosciute in Cina e in Giappone da sempre come portatrici di salute, inoltre si narra che già nel sedicesimo secolo d. C. anche gli esploratori europei le utilizzassero per combattere febbre, mal di testa, dolori articolari e mal di stomaco. Oggi le proprietà del tè verde sono ampiamente dimostrate da numerosi studi scientifici.
Come accennato sopra, i benefici apportati dal tè verde sono da attribuire principalmente alle catechine, uno specifico gruppo di polifenoli. La catechina maggiormente presente nel tè verde nonché la più studiata è l’epigallocatechin-3-gallato (EGCG).
Alle catechine del tè verde sono attribuite proprietà antiossidanti, antitumorali e anti-obesità.
Il tè verde ha dimostrato di avere proprietà antiossidanti di molto superiori a quelle della vitamina E, quindi previene l’accumulo dello stress ossidativo da parte delle cellule dell’organismo aiutando a prevenire le malattie ad esso legate, in particolare quelle neurodegenerative. Molti studi hanno dimostrato la capacità dell’epigallocatechin-3-gallato di ridurre in laboratorio la proliferazione delle cellule tumorali. Sempre l’EGCG interviene nel metabolismo lipidico, andando a ridurre l’assorbimento a livello intestinale dei grassi introdotti con l’alimentazione favorendone inoltre lo smaltimento, attivando i meccanismi metabolici attraverso i quali l’organismo brucia i grassi. Sembra inoltre che riesca anche a regolare sia i livelli di colesterolo che i livelli di zucchero nel sangue, e se sommiamo questo all’azione antiossidante abbiamo benefici anche sull’apparato circolatorio. Il tè verde può inibire però l’assorbimento del ferro, quindi meglio non berne troppo se si soffre di anemia.
Come si prepara una buona tazza di tè? Per non perdere le catechine il tè verde va preparato non in acqua bollente, ma alla temperatura di circa 65-70°C. Meglio utilizzare il tè verde in foglioline e non quello in bustina. Utilizzare un cucchiaino di foglioline per tazza, e non versare mai l’acqua calda direttamente sulle foglioline, quindi scaldare l’acqua, spegnere il fuoco e versare un cucchiaino di foglioline in acqua. Al contrario di quanto siamo abituati a fare, l’infusione non deve durare più di due minuti.
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