Pancia piatta e addominali – Ossessioni e illusioni

L’unica cosa sbagliata che ti hanno detto su come avere la pancia piatta e addominali in vista, è proprio quella di intestardirti sulla zona con tanti esercizi.

Cerchiamo di fare un pochino di chiarezza sul perché dico questo.

Innanzitutto devi capire una cosa basilare:

Non esiste il dimagrimento localizzato!

Nessuno può decidere di perdere grasso solo in una specifica area, il corpo stocca e perde grasso secondo la sua conformazione genetica e il tutto dipende dalla percentuale di grasso generale.

Due parole veloci a proposito di genetica…

Esistono due tipologie di soggetti, in questo caso biotipi. Quello androide e quello ginoide. Questa distinzione è data dal tipo di ingrassamento.

Il soggetto androide (forma a mela) è tipicamente maschile e tende ad accumulare grasso sul tronco; quindi addome, torace, dorso.

Il soggetto ginoide (forma a pera) è tipicamente femminile e tende ad accumulare tessuto adiposo in zona gluteo-femorale.

Ci possono anche essere donne androidi e uomini ginoidi.

L’ingrassamento di tipo androide è quello più pericoloso per la salute, in quanto è spesso associato al grasso viscerale che è direttamente correlato alle patologie cardiovascolari. Per fortuna questo tipo di grasso risponde meglio all’attività fisica in generale.

Per il soggetto ginoide il problema è principalmente estetico e questo tipo di tessuto adiposo è molto più difficile da attaccare; ma con il giusto approccio i risultati si ottengono!

Tornando alla nostra cara pancia piatta, come ho detto in precedenza sul dimagrimento localizzato, è quindi inutile accanirsi e intestardirsi sulla zona poiché più lavoro locale non serve a far sciogliere il grasso.

In altre parole, se hai la pancia non serve che tu faccia 500 addominali al giorno, perché la pancia resterà sempre al suo posto. I muscoli addominali sotto ci saranno e saranno anche allenati, ma rimarranno coperti! Poiché il tutto dipende dalla percentuale di grasso generale.

Spesso per molti quella dell’addome diventa una vera e propria ossessione alla ricerca della tartaruga. Un’illusione data soprattutto dalle tipologie di lavoro che nella maggior parte dei casi vengono eseguite. Tutt’altro che fisiologiche.

La vera funzione degli addominali è quella di muscoli contenitivi e stabilizzatori. Si usano quando si tossisce, quando si starnutisce, quando si ride a crepapelle e sì, naturalmente anche nell’atto di defecare. Inoltre intervengono quando si eseguono esercizi impegnativi come squat, military press, stacchi ecc. per dare stabilità al tronco (core stability).

Esercizi come i crunch, i sit-up o le varie flessioni delle anche che tanto vanno di moda, non sono esattamente funzionali e tra l’altro un volume molto elevato di questi movimenti può creare non pochi problemi sulla postura e funzionalità della colonna vertebrale, soprattutto per alcuni soggetti.

Come afferma il dott. Antonio Parolisi (osteopata e dott. in scienze motorie), chi tende già ad avere un raddrizzamento della lordosi lombare (molto diffusa) può peggiorare ulteriormente la situazione. L’allenamento selettivo della parete addominale può avere un senso in alcuni casi ma la mania della tartaruga può essere controproducente per la funzionalità.

Senza contare poi i vari strafalcioni! Ad esempio ancora persiste il falso mito degli addominali alti e addominali bassi. Lo si sente nelle palestre, lo si trova ahimè anche su alcuni siti e blog. Molti sono ancora convinti che esistano questi due compartimenti separati dell’addome. Come se esercizi diversi e specifici stimolassero settori diversi.

Non esistono addominali alti e addominali bassi. Il retto dell’addome è un unico muscolo, con origine nelle cartilagini costali (5ª e 7ª), nel processo xifoideo e si dirige in basso fino alla cresta pubica. Si può fare una separazione solo a livello delle due metà destra e sinistra casomai. Alla luce di questo ne consegue che non è possibile far lavorare questo muscolo in maniera distinta tra parte alta e parte bassa.

Inoltre per l’esattezza, tutti quegli esercizi che prevedono una flessione dell’anca (vedi alzate di gambe), quelli che pensavi di fare per gli addominali bassi, non concentrano il lavoro sul retto dell’addome, ma principalmente sui muscoli flessori dell’anca (ileopsoas, piccolo psoas, grande psoas).

Faccio prima a inserire un’immagine che avevo creato per la mia pagina Facebook.

E attenzione…perché avere gli psoas contratti per il troppo lavoro, quindi accorciati, oltre a sovraccaricare la colonna (iperlordosi, dolori in zona lombare), può creare problemi di flessibilità e mobilità.

Trattiamo quindi il retto dell’addome come gli altri muscoli, senza massacrarlo tutti i giorni e scegliendo anche e soprattutto esercizi in isometria come i bridge (plank) normali o laterali o in instabilità.

E dunque come si fa per avere una pancia piatta?

Bisogna puntare ad un dimagrimento generale. E ricorda che dimagrire non significa perdere peso! Lo ripeterò fino alla nausea…

E questo lo si può ottenere principalmente impostando un’alimentazione impeccabile e associandovi l’allenamento generale di tutto il corpo.

Gli addominali si fanno a tavola non in palestra.

Corretta alimentazione e allenamento generale sono dunque la chiave per aumentare la massa muscolare, dimagrire ed avere finalmente una pancia piatta e addominali definiti.

Ah e non buttare soldi nelle varie creme bruciagrassi, perché l’unica cosa che potranno bruciare, sarà il tuo portafoglio.

Mi raccomando se ti è piaciuto l’articolo, condividilo!

 

Marco Ferrari

Sono un Personal Trainer certificato ISSA Italia, blogger, motivatore, super appassionato di sport e cultura fisica. Specializzato in allenamento e corretta alimentazione sportiva. Muscoli e nutrimento impeccabile, sono il segreto per salute, prestanza e longevità....Ma ognuno necessita del suo programma... www.muscolarmente.com

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