
A dieta sì, ma non tutta la vita!
Tantissime persone iniziano una dieta dimagrante e poi, non soddisfatte, passano a seguirne un’altra e un’altra ancora. O peggio, a fare una dieta “fai da te” in maniera costante, ogni giorno, come una specie di ossessione. Si instaura allora un circolo vizioso: si mangia sempre meno, ma non si dimagrisce e “essere a dieta” diviene una condizione perenne. Insomma, a dieta tutta la vita!
Ma perché questo succede?
Alla base di questo disagio ci sono spesso problemi psicologici o di fame nervosa. Ma frequentemente anche una semplice diseducazione alimentare.
Seguire una particolare dieta dimagrante è una scelta personale e occorre molta motivazione per portarla a termine. A termine, appunto.
Perché se la dieta funziona, e anche la fase di mantenimento per cui non si recuperano subito i chili persi, quello che ci avrà insegnato davvero il periodo di sacrifici alimentari è un’educazione a mangiare bene. Un vero e proprio nuovo stile di vita, più sano, più soddisfacente e più sereno.
Ci sono dei preziosi consigli da seguire per imparare a mangiare bene e far sì che la dieta che si è scelto di seguire funzioni davvero.
Vediamo quali sono.
Il primo degli accorgimenti è quello di evitare assolutamente il digiuno: saltare i pasti è controproducente, perché si arriva al pasto successivo con un senso di fame eccessiva e sarà impossibile non mangiare troppo e sgarrare la dieta.
Mangiare poco e spesso, invece, evita quegli sbalzi glicemici che favoriscono i processi infiammatori dell’organismo, e garantisce un miglior assorbimento dei nutrienti.. Il metabolismo resterà attivo e si bruceranno meglio i grassi. L’ideale è fare 3 pasti regolari al giorno e 2 spuntini tra un pasto e l’altro, ma si può aggiungere anche un terzo spuntino dopo cena – quindi arrivare a fare 6 pasti al giorno – naturalmente riducendo le dosi ed evitando di andare a letto a stomaco pieno.
Il secondo accorgimento è – lo diciamo sempre – quello di bere moltissimo. Acqua, the verde, tisane, centrifugati di verdura e frutta: l’importante è assumere la quantità di almeno 2 litri d’acqua al giorno.
Altrettanto importante però è sapere quando è meglio bere: poco durante i pasti e molto tra un pasto e l’altro. In questo modo non si appesantirà il processo digestivo, ma il senso di sazietà – soprattutto se si sono mangiate molte fibre – durerà più a lungo.
Altra cosa fondamentale è imparare a gratificarsi, nonostante gli sforzi della dieta. Se non possiamo permetterci un dolce, perché la dieta che stiamo seguendo è restrittiva, la gratificazione può arrivare da molti altri campi della nostra vita. Farsi un regalo, dedicarsi una pausa relax o ad un hobby amato – almeno durante i fine settimana -, trovare il modo di sentirsi più belli e soprattutto meno stressati
Lo stress quotidiano è il peggior nemico della linea, in qualunque caso.
Esiste poi la “regola delle tre A”: Alimentazione sana, Attività fisica, Ambiente. Per Ambiente si intende quella rete di relazioni umane che, quando decidiamo di metterci a dieta, devono imparare a supportarci. Il supporto psicologico della famiglia, dei colleghi, degli amici è fondamentale per resistere con più forza di volontà alle restrizioni della dieta e non sentir venire a meno la nostra autostima. Mantenere alta la propria autostima è fondamentale per realizzare il successo di una dieta.
Quindi al bando la vergogna: mettersi a dieta è già sintomo di volontà e forza d’animo!
E l’Alimentazione sana? Si dice sempre che i cibi più sani sono “quelli che vanno a male”, che deperiscono dopo alcuni giorni, perché sono cibi freschi e non hanno aggiunte di conservanti. Verdura, frutta, uova, carne e pesce freschi, latte scremato e yogurt… L’importante è limitare al massimo i cibi già pronti, preconfezionati, anche se sono indicati come “Light”.
Il primo passo per il successo di una dieta avviene al supermercato, dove il consiglio è quello di andare quando non si è affamati, per diminuire la tentazione di comprare cibi poco sani.
Riguardo all’Attività fisica, anche chi non riesce ad andare in palestra o a dedicare del tempo allo sport, può adottare delle sane abitudini: una camminata di 30 minuti al giorno è più che sufficiente a mantenere attivo il nostro organismo.
Parcheggiamo la macchina più lontano dall’ufficio, facciamo le scale a piedi, scendiamo dal tram due fermate prima: sono piccoli accorgimenti che ci permetteranno di ottenere una forma fisica migliore.
Ultimo ma non ultimo consiglio per non restare a dieta tutta la vita è quello di scegliere – insieme ad un dietologo o ad un nutrizionista, che ci seguiranno personalmente – la dieta giusta, quella che fa per noi, cioè per il nostro stile di vita e per la nostra indole.
Bisogna considerare, infatti, ogni volta che si cambia dieta, o si passa da una dieta all’altra, il nostro metabolismo inevitabilmente rallenta, con la conseguenza che brucerà meno i grassi e per noi sarà sempre più difficile dimagrire.
Infine, iniziamo la dieta nel momento adatto: non andiamo da un dietologo in un momento in cui abbiamo sfide grosse da affrontare in altri campi della vita o grandi stress a prescindere dal peso corporeo. La motivazione deve essere alta e mantenersi alta nel tempo, il supporto del dietologo deve essere il più personalizzato possibile, e la dieta scelta essere la migliore per noi.
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